San Martino
San Martino, festa di castagne cornuti e vino (11 Novembre). La festa dedicata a San Martino è uno degli appuntamenti più tradizionali della cultura popolare abruzzese (sebbene non sia diffusa in tutte le province). Secondo le fonti storiche San Martino è sinonimo di abbondanza “Ce sta lu sande Martine…ce n’è molto, c’è copia… onde il saluto che si fa nell’arrivare dove si fa il pane, il mosto, il sapone, l’olio, ecc., è Sande Martine! Probabilmente per ragione della cornu copiae - già simbolo dell’abbondanza - si riconosce a San Martino il patronato dei becchi bipedi”.
Nel nostro paese è oramai usanza consolidata dedicare al santo una festa profana che si tiene in Piazza San Pietro. La festa prevede abbondanti libagioni (tajarelli con fagioli, salsicce alla brace, bruschette, pasta al sugo di pecora) accompagnate da musica popolare. Protagonisti assoluti dell’evento sono tuttavia le castagne arrostite ed il vino novello: la castagna, frutto tipico della stagione autunnale, è sempre stata tenuta in buon conto nella cultura popolare rappresentando il “pane dei poveri”; il vino nuovo è tradizionalmente legato ai giorni di San Martino periodo in cui vengono spillate le botti. In alcune fonti della tradizione popolare “inseguito dai nemici, San Martino cercò ricovero nella casa di un contadino. Questo buon uomo, non avendo dove meglio, lo fece nascondere in una botte vuota. Arrivati, gli sbirri lo cercarono anche in cantina; ma trovarono che tutte le botti, vuote da anni, erano piene. Peggio per le botti! Bevvero, bevvero tanto che caddero briachi fradici, e il santo, senza molestia alcuna, poté andare pè fatti suoi. Ecco perché San Martino è protettore del vino e nel dì della sua festa si spillano le botti”.
Anche il clima di baldoria ed allegria che contraddistingue l’evento ha tracce antiche traendo verosimilmente origine da un corteo festoso dedicato al santo: la processione era aperta da un cerimoniere con un ombrello a cui pendevano sardelle e prevedeva una sosta ed un canto tematico proprio innanzi alle case dei presunti cornuti.