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Fano e dintorni

fan-e-dintFano e dintorni: paese che vai, usanza che trovi. I paesi, con le loro storie ed i lori costumi, segnano in modo inequivocabile le persone che in quel posto vivono e crescono. Sulla base del carattere e dell’umore dei cittadini, un tempo veniva tracciato un profilo medio per ognuno dei paesi, magistralmente riassunto in una “nominata”: li fammane belle de lu Puje (le donne belle di Poggio Umbricchio); l’ucchie bille de Cusciene (gli occhi belli di Cusciano); li ballerene de Cerquete (i ballerini di Cerqueto); li mestre de la Prete (i maestri di Pietracamela); li sfasciasigge de ‘Ntrumisele (letteralmente gli sfascia sedie – litigiosi – di Intermesoli); li vecce de Nerete (i vecci – maschio della capra - di Nerito); li zurre de Tottè (i buzzurri di Tottea); li barone de Senareche (i baroni di Senarica); ed infine li tradetore de Fane (i traditori di Fano Adriano).    

 

 

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