Faoni
La notte di Natale e la magia del fuoco (notte del 25 Dicembre). Nella notte di Natale, subito prima della messa di mezzanotte, era tradizionale il rituale pagano dei “faoni” (li faune). Questi ultimi erano costituiti da torce rudimentali costruite con pezzi di corteccia di ciliegio essiccati, infilati in un pezzo di ferro o di legno, e fatti roteare ardenti nell’aria. Quella dei faoni costituisce una tradizione che verosimilmente si perde nella notte dei tempi: il termine stesso deriva con tutta probabilità dal Fuoco di Fauno (Fauni Ignis) cerimonia propiziatoria ancora oggi tenuta in Atri che prevede una processione con fasci di canne in fiamme (Fauno antico re del Lazio, figlio di Pico, nipote di Saturno e padre di Latino, era venerato come dio delle selve). La cerimonia, nel passato propiziatoria (raccolti o armenti), è stata successivamente rivisitata dall’immaginario popolare (fuochi per “scaldare il Bambino Gesù” nella versione sacra o in alternativa “per allontanare le streghe” nella versione profana). L’accensione di fiaccole e torce nella sera di Natale è tipica anche in altri posti della regione (nel chietino sono chiamate farchie).