Vecchie botteghe
Vecchie botteghe ed attività commerciali. Nei tempi fiorenti, prima del drammatico calo demografico e dello spopolamento della zona, a Fano era possibile trovare molte attività commerciali. Tra quelle scomparse vanno annoverate: Osteria di Artinghelli Berardina (Vino e Carne, sita nel quartiere Chiuve nell’attuale casa dei Patella ed aperta fino agli anni ‘50); Osteria de Brunzene (vino, sita in Via Don Giuseppe Zilli, nell’attuale casa di Carolina Montauti), Osteria di Verdone (vino, sita in piazza San Pietro, nel locale che fu successivamente lo spaccio di Pietrantonio Valente); Spaccio di Pietrantonio Valente (emporio, sito in piazza San Pietro); Osteria de Benedette (successivamente nota come Capoccetto, vino/bevande e carne nel retro, sita allo Stretto nell’attuale casa di Gustavo Riccioni); Frutteria di Mariannina (frutta, sita allo Stretto nel piano livello strada della casa di Luigi e Giuseppe Di Battista); Ristorante La Terrazzina (ristorante, sito subito dopo lo Stretto nell’attuale casa di Regina Franciosi); Bar Ciambotti Antonio e poi Adriano (attuale bar Aida); Bottega de Giuvene (merceria e prodotti per la casa,sita a Villa Moreni nell’attuale casa di Pietro Carpenti); Bottega di Loreto e successivamente Adelina Regimenti (emporio, sita a Villa Moreni nell’attuale casa di Pierpaolo Regimenti); Osteria de Emanuelle Cuccagna (vino, sita a Villa Moreni nell’attuale casa di Nella Di Edoardo); Osteria de Gene de Nataline (vino e bevande, sita in località Regimenti nell’attuale casa di Don Angelo La Valle); Osteria de ‘Gnazie (successivamente di Rosina Regimenti, quindi di Silvio Cortellini e noto con il nome di Grottino, sito in località Regimenti); Bottega di Tommaso De Laurentis (vino e prodotti vari, sito in località Regimenti nell’attuale casa di Davide De Laurentis); Tabacchi e Spaccio delle sorelle Luigina e Nella Trentini (tabacchi e prodotti vari, sita in località Ponte Arno, attuale Bar di Gilda Di Bonaventura).
Tra le attività scomparse più recentemente vanno inoltre annoverate: Ristorante e Macelleria di Giovanni (più noto come Giovannone) e Renato Lancianese (ristorante noto come “Renato gusta er palato” e sito in Via della Cannalecchia nei locali di casa Angelo Sforza e figli); Bar e Macelleria di Battista Luciani, successivamente Bar di Ferruccio (bar sito in Via della Cannalecchia nell’attuale casa di Domenica Luciani); Albergo Augusto e il Boschetto (albergo, ristorante e, per un periodo, discoteca all’aperto, sito in Circ.ne dei Merletti, attuale rudere).
Altre attività commerciali includevano i calzolai (Valentino Franciosi, in arte Picione, con la bottega in Piazza
San Pietro sotto l’attuale casa di Franco Di Pietro; Palmarino Antonetti con la bottega a Piazza Prato sotto l’attuale abitazione di Bianchina Zalabra; Giuseppe Risoluti, in arte Cellone, con la bottega in vicolo dello stretto sotto l’attuale abitazione dei nipoti Giuseppe e Luigi Di Battista); i fabbri e maniscalchi (Di Battista Antonio, in arte Mastrantonie, con attività nel quartiere lu chiuve, nei locali dell’attuale abitazione del nipote Di Battista Vinicio; Di Battista Luigi, in arte Bessate, con attività a Piazza Prato sotto le “tavolate”; Valentino Antonetti, in arte Lu Ferrare, con attività a Piazza Prato; Peppino Pavone, in arte Zuccarette, con attività nei locali dell’attuale abitazione di Mimmo Moschella); i sarti (Leone De Arcangelis) e le sarte (Nella Di Edoardo e Bianchina Zalabra, con i laboratori nelle loro rispettive abitazioni); il falegname (Pietro Montauti, in arte Peregette, con la bottega nei locali al piano basso dell’attuale abitazione di Carolina Montauti).